Era Enalotto
L’enalotto è stato un concorso settimanale a premi legato alle estrazioni del Lotto ed era strutturato in modo analogo al Totocalcio, i segni (1, X, 2) derivavano dai primi estratti di tutte le dieci ruote del Lotto (Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) più i secondi estratti delle ruote di Roma e Napoli.
Il segno “1” era associato ai numeri da 1 a 30, il segno “X” ai numeri da 31 a 60 e il segno “2” ai numeri da 61 a 90, il gioco premiava chi avesse totalizzato dodici, undici o dieci punti.
Il nome è la composizione di ENAL e di lotto. L’ENAL, Ente Nazionale Assistenza Lavoratori, istituito nel 1945 e soppresso nel 1978, gestiva originariamente il concorso, l’attuale titolare dei diritti sul gioco è lo Stato Italiano che ne modificò alcune regole.
Nel 1997 l’Enalotto diventa Superenalotto.
Cenni Storici
Nel regolamento originario, rimasto in vigore fino al 30 giugno 2009, la combinazione vincente, come per l’Enalotto, era legata alle estrazioni del lotto ed era composta dai primi numeri estratti delle ruote di Bari, Firenze, Milano, Roma, Napoli e Palermo.
Qualora il primo numero estratto in una di quelle ruote fosse stato uguale a un precedente primo estratto, si considerava valido ai fini del gioco il secondo numero di tale ruota, e così via fino al quinto.
Tale metodo di determinazione della sestina vincente presentava una piccola probabilità di impossibilità di compilazione della stessa (eventualità prevista nell’articolo 3 del vecchio regolamento): se i cinque numeri estratti di una delle sei ruote fossero coincisi con i primi estratti delle restanti cinque, non sarebbe stato possibile stabilire il sesto numero; in questo caso nessuno avrebbe potuto vincere il montepremi previsto per il “6”.
Numero jolly – Numero SuperStar
A questi numeri si affiancavano il cosiddetto Numero Jolly, ovvero il primo estratto (o il secondo o il terzo e così via in caso di uguaglianza) della ruota di Venezia, e successivamente il numero SuperStar, ovvero il primo estratto sulla ruota Nazionale.
Dal 1º luglio 2009, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento[4], la combinazione vincente del SuperEnalotto e i numeri Jolly e SuperStar non dipendono più dai numeri estratti sulle ruote del Lotto, ma da due estrazioni separate, una per determinare la sestina e il Jolly e un’altra per il SuperStar, effettuate mediante macchine a mescolamento pneumatico.
Gioco a Totalizzatore
Il Superenalotto, a differenza del Lotto, è un gioco a vincita variabile, nel senso che il montepremi (più eventualmente il jackpot del concorso precedente) di ogni concorso viene suddiviso nelle 5 categorie di vincita e spartito in modo equo tra i vincitori delle singole categorie. Pertanto la vincita dipende dal montepremi e dal numero di altri vincitori della stessa categoria.
Vincite Elevate, Bassa Probabilità
Un gioco si dice equo quando la giocata (chiamiamola g) è pari all’importo della vincita (chiamiamola v) moltiplicato per la probabilità di vincita (chiamiamola p). In formula: g = p × v. Ciò premesso va detto che la probabilità di vincita di cifre elevate è estremamente bassa; nonostante ciò il gioco ha attratto fin dall’inizio moltissimi giocatori, attratti dal fatto che le cifre messe in palio sono elevatissime. Per farsi un’idea della difficoltà di vincere, basti pensare che una vincita secca, cioè di un ‘6’, ha una probabilità di verificarsi di 1 su 622.614.630, circa un millesimo della probabilità di partorire due gemelli siamesi che non muoiano prematuramente.
Una bassa probabilità non significa impossibilità: il 2 dicembre 2008, a distanza di 11 anni dall’inizio del gioco, è stata azzeccata una combinazione di 6 numeri e il Superstar (probabilità di 1 su 56.035.316.700) per una vincita complessiva superiore ai 47 milioni di euro. È infatti noto come sia comune la propensione al rischio di piccole somme nella speranza remota di grosse vincite, anche quando il gioco è razionalmente svantaggioso come nel caso del Superenalotto, che mette in palio il 60% delle somme giocate[6].
La prima maxi-vincita (montepremi più jackpot), corrispondente a più di 16 miliardi di lire, toccò ad uno scommettitore di Forlì il 27 giugno 1998.
Vinci anche con Il Due
A partire dal 2 febbraio 2016, il regolamento del SuperEnalotto è cambiato e si può vincere anche con il “2”. Inoltre, sulla ricevuta di gioco è stampato un “quadrato magico” con 4 numeri: se questi sono presenti fra quelli delle giocate, si ha diritto ad una vincita immediata da 25 euro.
Il prezzo per ogni singola combinazione è di 1 € (fino a gennaio 2016 era di 0,50 €).